A partire dalla metà degli anni ’80 in poi, cinema e letteratura hanno spesso raffigurato il Web, o Internet, come una sorta di realtà alternativa a quella concreta e tangibile nella quale viviamo quotidianamente. Una realtà alternativa complessa, sconfinata, che permea la realtà concreta in modo più significativo di quanto possa sembrare. Una dimensione il cui utilizzo ed esplorazione permettono all’ utente di reperire informazioni, fare acquisti, socializzare e mettersi in mostra in modo più o meno simile al mondo empirico in cui viviamo.
Ebbene, a distanza di pochi decenni, ciò che sembrava fino a poco tempo fa fantascienza è divenuto reale. Anzi si potrebbe tranquillamente affermare con sicurezza che la realtà ha superato la finzione: ai giorni nostri il Web non è solo una dimensione alternativa e digitale a sé stante, ma è intrecciata indissolubilmente e strettamente con il mondo che ci circonda, divenendone parte integrante a tutti gli effetti. Oramai per un’ attività, un’azienda, un professionista o un artista, non essere sul Web equivale ad esistere solo per metà.
I tragici eventi originati dalla pandemia dell’ ultimo anno, hanno reso questo legame ancora più stretto e necessario sostituendo, talvolta del tutto, le interazioni commerciali, sociali e lavorative che, soprattutto nel nostro Paese non ancora fortemente digitalizzato come la maggior parte dei Paesi occidentali, hanno così subito negli scorsi mesi una accelerata impensabile fino a pochi anni fa. Smart-working, E-commerce, Social media e Streaming sono oggi strumenti necessari e diffusi più che mai, e da ora in avanti, anche quando la pandemia sarà terminata, avranno sempre maggiore importanza ed utilità, divenendo un tutt’uno con la realtà non digitale. Starà a noi quindi adeguarci a questo nuovo corso di sviluppo e crescita, così ricco di possibilità, per trarne il meglio ed esplorare orizzonti ed opportunità fino ad ora impensabili e reputati di mera fantasia.